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Lingerie - Intimo

L’abito non fa il monaco

Reggicalze
Nel 1876 un merciaio di nome Fereol Dedieu ideò per primo un prototipo di reggicalze. Non per motivi estetici o sensuali, ma per una questione medico sanitaria, difatti le giarrettiere causavano problemi di circolazione sanguigna in alcune donne. Il prototipo però fu giudicato inestetico e poco seducente.
Nel 1910 Paul Poiret riprese in mano il reggicalze e ne ideò uno con la forma più vicina ai nostri tempi, questo molto probabilmente perché decadeva al tempo l’utilizzo del busto largamente utilizzato nell’800 per una lingerie più leggera. Qualcuno afferma che addirittura questo nuovo indumento dichiaratamente sensuale abbia avuto la sua massima notorietà grazie a Marlene Dietrich che in un film dell’epoca “L’angelo azzurro”, si mostra in posa molto sensuale con questo stupendo reggicalze.
Va detto ad onore di cronaca che nel periodo l’indumento intimo utilizzato dalla moltitudine del gentil sesso erano le calze da reggicalze senza il reggicalze ma semplicemente arrotolate, una sorta di precursore delle note autoreggenti.
Arriviamo così alle seconda guerra mondiale e ad una profonda crisi economica mondiale.
Negli stati Uniti Michel Rochas crea la Guepiere e arrivano le calze in nylon. La moda cambia e i reggicalze prendo una cattiva reputazione essendo attribuiti e associati alla prostituzione. Ma allo stesso tempo nasce il mito del proibito. L’idea di avere indosso un indumento per sembrare più attraenti o semplicemente per giocare.
Per un mondo sempre più perbenista, mostrare il reggicalze o la balza di una calza da reggicalze era un atteggiamento disdicevole e provocatorio, ancora di più dopo la scesa in campo della minigonna negli anni settanta. E da qui inizia la diffusione dei collant.

Lingerie
Spesso siamo propensi ad associare questa parola ad abiti intimi succinti o provocanti, in realtà stiamo parlando di abbigliamento leggero da indossare sotto i comuni vestiti. E va anche precisato che non esiste identità di genere, per cui la lingerie è sia maschile e femminile.
Siamo nel XIX secolo, Lady Duff Gordon, sviluppa la prima lingerie da donna liberando le donne dai corsetti molto più restrittivi.
Verso la fine XIX secolo quindi i corsetti diventano più piccoli meno ingombranti e più costrittivi, poi arriva il reggiseno brevettato per la prima volta nel XX secolo da Caresse Crosby.
Indossare biancheria intima per le donne era assolvere ad uno di tre problemi, il primo esteriore con i corsetti che cambiavano letteralmente la forma del corpo, il secondo igienico, e per il pudore il terzo.
Ma con il progredire del XX secolo, la biancheria intima diventa sempre più piccola e aderente, negli anni 60 Frederick’s of Hollywood, produttori di lingerie, rendono questo indumento più "glamour"

Giocare con il nostro intimo
Da sempre interpretiamo un ruolo anche a letto, è il gioco più bello quello che ci fa recitare una particolare parte, tendenza, ruolo. E come in teatro anche a letto, il giusto abito può essere determinante.
La lingerie per giocare con il proprio partner deve essere accattivante, sexy, ma non deve essere scontata. Il vedo non vedo rimane sempre un cult da cavalcare. Uno slip e un reggiseno giusto con un babydoll velato sicuramente accenderanno la passione del vostro partner. E parte del vostro preambolo amoroso sarà quasi certamente lo svestimento, lento passionale, carnale.
Il corsetto evoca invece la donna padrona forte e decisa e automaticamente ci fa diventare schiavo di una passione interminabile, pronto ad assolvere ad ogni sua richiesta a letto.
Oltretutto un bel perizoma sgambatissimo, o un reggiseno push-up può essere l’elemento mancante per iniziare una notte indimenticabile. Nello specifico il perizoma vi aiuterà a rendere il fondoschiena più rotondo e sexy, e diciamocelo, gli uomini per la gran parte guardano prima lì.
E non vi preoccupate delle forme abbondanti, anzi ancora la sensualità non è un abito che si veste.
Ma soprattutto divertitevi a giocare il vostro ruolo sensuale.

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